Questa birra vede i propri natali nell’anno 1934 e questo ne fa una delle più antiche della tradizione.
La birra Tripel veniva prodotta nei monasteri e nelle abbazie fino ad arrivare a noi attraverso l’opera di produzione di birrifici artigianali del Belgio, Italia e Francia.
Il Belgio è considerata la patria della birra Tripel perché è proprio qui che un ingegnere consulente dell’abbazia di Westmalle la inventò, sperimentandone la comunione di ingredienti.
Questa birra belga unisce luppolo e malto che si equilibrano alla perfezione con l’aggiunta di malti belga che la rendono unica sia nel profumo che nel sapore.
La birra Tripel è generalmente di colore giallo tendente all’oro, limpida e dal sapore che vira verso l’amaro con sentori di luppolo, frutta secca, zucchero caramellato e miele.
L’insieme di questi sentori fanno della birra belga Tripel una bevanda estremamente profumata ma delicata ed elegante.
Una delle caratteristiche della birra Tripel è la schiuma, bianca e densa, destinata a rimanere quasi intatta dal primo all’ultimo sorso e questo contribuisce a renderla molto piacevole al consumo.
A quali consumatori viene suggerita una birra d’abbazia come questa?
Con una gradazione medio-alta la Triple è preferita dai consumatori semi-esperti perché, chi si avvicina oggi al mondo della birra, potrebbe trovare troppo "robusto” il suo grado alcolico ma, naturalmente, questo dipende dal gusto personale e dalle abitudini, quindi anche alcuni principianti potrebbero apprezzarla come merita.
Non si può dire che esista un vero e proprio stile di birra Tripel perché la sua produzione avviene in almeno tre nazioni ed in ognuna ciascun birrificio artigianale la testa per realizzarla in modo che abbia una propria personalità.